Report attività 2020
Associazione
Agli inizi degli anni 2000, alcuni medici che periodicamente lavoravano come volontari presso ospedali dell’Africa sub-sahariana, ebbero l’idea di organizzare un corso presso l’Università di Genova, rivolto a colleghi italiani interessati ad avere esperienze analoghe. Il primo corso, denominato appunto “Medici in Africa”, si realizzò nel 2002 e fu accolto con molto interesse. Visto il successo questo corso fu ripetuto annualmente. A questo corso annuale di base dal 2010 abbiamo affiancato un corso di perfezionamento, anch’esso annuale, fondamentalmente indirizzato verso le emergenze mediche e chirurgiche nei Paesi in via di sviluppo; dal febbraio 2015 a tutt’oggi svolgiamo il “Corso di perfezionamento in emergenze mediche e rianimatorie nei paesi remoti” e dal 2017 abbiamo integrato la nostra offerta formativa con dei Corsi Internazionali presso gli Ospedali di Ayder a Makalè Etiopia e l’Ospedale Lacor in Uganda.
I corsi sono realizzati per garantire ai futuri medici cooperanti:
- Una preparazione multidisciplinare sulle diverse problematiche (sociali, economiche, mediche, ambientali, etc) presenti nei paesi in cui si troveranno ad operare;
- il contatto con numerose ONG e organizzazioni missionarie per valutare le opportunità che esse offrono nei loro progetti o strutture africani;
- una rete di conoscenze di colleghi volontari e di strutture ospedaliere africane.
Il notevole numero di medici che ogni anno partecipava all’iniziativa didattica aveva creato molto interesse da parte di numerose associazioni laiche e religiose, bisognose di personale medico per coprire le esigenze degli ospedali africani da loro gestiti. Per far fronte a queste richieste i docenti del corso cominciarono farsi carico di selezionare i medici delle diverse specialità da inviare e di valutare le caratteristiche e l’adeguatezza degli ospedali nei quali i nostri soci avrebbero svolto la loro missione. Questo compito impegnava l’Associazione in un campo diverso da quello puramente didattico e divenne palese che era necessario darsi una struttura legalmente riconosciuta, per cui, nel 2007, venne costituita dall’Università e dall’Ordine dei Medici di Genova un’associazione no profit destinata a preparare ed inviare medici volontari in Africa. In armonia con la sua storia, detta Onlus ricevette il nome di “Medici in Africa- Onlus”
L’Associazione è iscritta al Registro regionale delle Organizzazioni di Volontariato, settore sanitario, codice alfanumerico SN-GE-009-2007.
Medici in Africa è soprattutto una rete di medici che, oltre all’attività di volontariato, è in grado di offrire servizi ad hoc rivolti alla popolazioni, alle comunità italiane presenti in Africa ed alle imprese.
Obiettivi dell’Associazione sono:
- realizzare corsi di formazione di base, perfezionamento e master universitari per adattare la professionalità medico-sanitaria italiana alle esigenze e caratteristiche dei Paesi africani;
- Intervenire con equipes mediche anche specialistiche per emergenze umanitarie e sanitarie nel PVS
- garantire continua copertura sanitaria nelle aree di intervento
- Creare programmi sanitari ad hoc nei PVS attraverso campagne di prevenzione e formazione specialistica in loco.
L’Associazione, tenuto salvi i suoi obiettivi statutari – didattica e missioni umanitarie – per ripagare la proprio attività – i costi base di segreteria e dei progetti, si adopera su alcuni progetti utili, replicabili e eventualmente finanziabili e offre servizi rivolti alle varie realtà italiane, offrendo la sua consulenza e organizzando programmi sanitari ad hoc nei paesi in via di sviluppo, campagne di vaccini (progetto ENI Congo Brazaville), campagne per la prevenzione, corsi di formazione dall’Italia o in loco attraverso la teledidattica, missioni di emergenza (ENI Congo Brazaville). Inoltre Medici in Africa è in grado di offrire assistenza a distanza di vario tipo (telemedicina) attraverso il suo network di medici presenti in tutta Italia.
I progetti in cui Medici in Africa è attualmente coinvolta sono:
– Progetto Girasole: nato dall’unione di un gruppo di associazioni di volontariato italiane, tutte a prevalente impegno sanitario, con esperienza nell’invio, nei paesi in via di sviluppo, di medici di alta specializzazione che, attraverso missioni brevi, ma periodicamente ripetute, illustrino concretamente (training on the job) ai colleghi locali quelle moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche che più rispondono ai bisogni delle realtà locali. Il progetto prevede che, raggiunta dalle equipe sanitarie locali una reale autonomia operativa, tali tecniche, con un processo di formazione a cascata, siano diffuse tra altri medici e chirurghi locali operanti in ospedali idonei, cioè sufficientemente dotati di attrezzature e con un personale sanitario con qualche esperienza nella disciplina oggetto del ciclo formativo. Il supporto andrà indirizzato anche alla formazione del personale infermieristico.
Le missioni potranno essere inviate in qualunque stato africano presso il quale esista una struttura ospedaliera con la volontà e la capacità di trarne profitto.
– Progetto Mamma Sicura: obiettivo primario del progetto è la riduzione della mortalità materno -infantile, piaga inaccettabile dei paesi in via di sviluppo, in particolare dell’Africa sub sahariana.
Il progetto avviato in Togo presso l’ospedale di Dacha, alcuni anni or sono, prevede d’istituire un fondo di solidarietà in grado di aiutare le future madri nel sostenere le spese dei servizi di monitoraggio prenatale ed di assistenza al parto, che può particolarmente costoso qualora si renda necessario un parto cesareo. Il monitoraggio prenatale è estremamente importante perché permette di individuare le gravidanze a rischio e quindi di indirizzare la partoriente all’ospedale di riferimento. Il fondo di solidarietà, che permette alle future madri di raggiungere la autosufficienza economica, viene alimentato sia dalle iscrizioni e dai versamenti delle donne in età fertile, sia mediante la creazione di una attività fonte di reddito. Questa è gestita da un partner locale ed una percentuale dei proventi dovrebbe confluire nel fondo di solidarietà.
Da circa quattro anni il progetto è stato attivato anche presso l’ospedale “Henintsoa” nel circondario di Vohipeno, Madagascar, anche grazie al supporto dell’8×1000 della Chiesa Valdese.
Il Progetto MAMMA SICURA e Bimbo Felice in Madagascar svolto in questo ultimo anno, ha consentito di stipendiare due ostetriche e di finanziare l’acquisto di latte terapeutico e nutrienti per bambini malnutriti.
LA STRATEGIA del programma ” MAMMA SICURA e bimbo felice 2019” sarebbe stata quella di fare numerose missioni nei villaggi curando la cultura sanitaria della popolazione, e cercando di coinvolgere le sages femmes ed insegnando alle madri una corretta igiene alimentare (abbiamo notato come vengano ricoverati per malnutrizione grave, con turbe psichiche e motorie, molti bimbi sotto i cinque anni, in particolare quelli in fase di svezzamento).
A causa della Pandemia Covid 19, abbiamo dovuto necessariamente annullare i viaggi dei nostri volontari per l’Ospedale di Henintsoa in Madagascar. Il Progetto Mamma Sicura è stato quindi portato avanti da personale locale a cui è stata aggiunta come collaboratore una chirurga locale assunta dall’Ospedale per proseguire l’attività chirurgica (parti cesarei) connessa al progetto. Con l’approvazione della Chiesa Valdese, abbiamo quindi stornato i fondi dedicati ai viaggi dei medici volontari dall’Italia per finanziare il salario della chirurga locale.
– Progetto Socrate: prende le mosse dalla constatazione che la carenza di quadri e la loro mala distribuzione sul territorio è una realtà comune nei paesi dell’Africa sub sahariana ed è causa non ultima di un’assistenza sanitaria non efficiente. Negli ambulatori rurali spesso è l’infermiere che si fa carico della salute degli abitanti, seguendo un “pacchetto minimo di attività” (PMA) definito nei dettagli dal Ministero della Sanità. In teoria l’infermiere dovrebbe essere un professionale diplomato dall’università, ma nella pratica questo non avviene: gli infermieri professionali sono insufficienti e concentrati nei grossi centri.
Partendo dalla propria esperienza nella didattica la nostra associazione ha messo a punto il “Progetto Socrate” che si propone appunto di realizzare corsi di aggiornamento al personale sanitario stanziato in territorio rurale dell’Africa sub sahariana con l’obiettivo di migliorare la loro performance nella realizzazione del PMA e quindi di assicurare l’assistenza sanitaria di base alla popolazione della zona di competenza. Il progetto è gestito da un equipe di formatori in cui, se necessario, il medico è affiancato da altro personale qualificato: ostetriche, infermieri e fisioterapisti.
Le tematiche già individuate, per le quali è stata approntata una apposita brossura nella lingua del paese target, sono:
- L’assistenza sanitaria di base e l’informazione sanitaria
- L’esame clinico
- Il ruolo dell’infermiere di primo livello nella lotta contro la TBC:
- L’assistenza post-operatoria (destinata ai centri equipaggiati per la chirurgia)
- Il blocco operatorio: ruolo dello strumentista e dell’assistente chirurgo (con lo stesso target del corso precedente)
- La traumatologia
- Le Infezioni Sessuali Trasmissibili e loro presa in carico secondo l’approccio sindromico (OMS)
- La formazione delle levatrici tradizionali per una loro partecipazione cosciente alla SMI.
- Progetto multidisciplinare per lo sviluppo dell’ospedale la Croix di Zinvié in Benin: l’ospedale La Croix di Zinviè è un centro polivalente, dotato di pronto soccorso pediatrico e per adulti, con una vasta attività chirurgica d’urgenza ed elettiva, comprendente specialità diverse quali ostetriche, ginecologiche, addominali ed urologiche, tradizionali ed endoscopiche.
Sono presenti 3 sale operatorie attive tutto il giorno ed una ulteriore in allestimento. Non esiste personale medico anestesiologico bensì tre infermieri dedicati, capaci di eseguire alcune manovre di base, che – sia per l’inadeguato funzionamento dei respiratori che all’insufficiente monitoraggio effettuato – espongono pazienti e personale sanitario presente in sala operatoria, a rischi elevatissimi.
Il progetto portato avanti ha riguardato la formazione dei tecnici di anestesia, con particolare riguardo alle anestesie loco-regionali; la messa in sicurezza dei ventilatori e di tutto il materiale anestesiologico; la creazione di una zona dedicata alla terapia intensiva con formazione di un medico, come richiesto dalla Direzione stessa dell’ospedale. Inoltre è stata attuata la messa in sicurezza delle sale operatorie.
Nell’ambito della traumatologia di urgenza, è stata svolta formazione sulla chirurgia ortopedica, è stato allestito un ambulatorio di ortopedia in pronto soccorso e si sono gettate le basi per un progetto dedicato alla prevenzione e trattamento rachitismo in bambini e adulti.
Inoltre è stato realizzato un impianto elettrico e idraulico necessario per la realizzazione del nuovo centro dialisi dell’Ospedale.
- Realizzazione di un corso di formazione per endoscopisti e allestimento del reparto connesso nell’isola di Fogo: nasce dalla necessità dell’Ospedale di San Francesco d’Assisi di realizzare un piccolo Reparto di Endoscopia digestiva attrezzando delle sale dell’ospedale, attualmente non sfruttate. Il reparto sarà così composto: una sala d’attesa per le persone, una sala visita, una sala per disinfettare gli strumenti e una segreteria medico e una piccola sala degenza per le persone che devono riposare dopo l’esame endoscopico.
L’endoscopia digestiva è una tecnologia ormai ritenuta abituale negli ospedali e la mancanza di un reparto e di personale preparato in questa specializzazione è causa di ritardi e complicazioni per i pazienti. Le patologia dell’apparato digerente in particolar modo le patologie neoplastiche del colon sono in crescita fra gli abitanti dell’isola e del personale esperto in endoscopia digestiva permetterebbe loro di diagnosticare con maggior tempestività e appropriatezza le malattie consentendo così una cura della malattia meno invasiva e con una prognosi migliore.
Il corso di formazione del personale interno per l’utilizzo di endoscopi digestivi garantirebbe oltre che una formazione specifica sull’apparecchio e sulle tecniche endoscopiche, anche una fase generale sulla disinfezione. Al corso verranno affiancate delle lezioni teoriche e pratiche sulla gestione e manutenzione dell’apparecchiatura
Dopo un periodo ti tutoraggio da parte di personale internazionale i sanitari locali acquisiranno completa autonomia e saranno in grado di gestire in maniera autonoma il reparto. Si prevedono nel futuro anche dei corsi di aggiornamento nei reparti dell’ospedale universitario dell’Università di Genova così da mantenere aggiornato il personale.
Il progetto, che è stato finanziato dalla CEI, prevede oltre al corso di endoscopia, l’acquisto di un endoscopio
Nel corso degli anni, l’attività della Onlus evidenziò in breve tempo la scarsa collaborazione o addirittura la non-conoscenza tra le diverse Onlus, Ong e fondazioni operanti in Africa, con conseguente dispersione di energie, sovrapposizione e addirittura contrasti nella realizzazione dei progetti. Nel tentativo di superare tale problema, Medici in Africa ha organizzato, a Genova nel 2010, il primo Convegno SPeRA (Solidarietà, Progetti e Risorse per l’Africa). Lo scopo principale era quello di far incontrare le associazioni liguri e del basso Piemonte, con progetti nel territorio del sub-sahara, per far nascere sinergie ed eventuali collaborazioni. Questo primo convegno fu accolto con grande favore dagli operatori del volontariato e diede luogo dopo poche settimane alla costituzione del consorzio “SPeRA”, che attualmente riunisce oltre 40 associazioni impegnate in Africa. Medici in Africa, essendo la principale promotrice della costituzione del Consorzio se ne è fatto carico sia economicamente che logisticamente per i primi tre anni, Berti Riboli ne è anche Presidente.
SOCI FONDATORI
Nel costituire l’Associazione i membri medici promotori hanno ritenuto indispensabile che tra i Soci Fondatori vi fossero
- l’Università degli Studi di Genova al fine di istituzionalizzare la collaborazione e l’impegno con il quale l’Ateneo genovese ha sempre sostenuto le iniziative in Africa;
- l’Ordine dei Medici, elemento essenziale per il trasferimento di informazioni nell’ambito della categoria;
- l’Ordine dei Giornalisti, fonte naturale di informazione dell’opinione pubblica sulle attività dell’Associazione e sul lavoro dei diversi medici volontari che diventano quasi dei “corrispondenti” sia per la carta stampata che per le televisioni.
I Soci Fondatori:
- Prof. Edoardo Berti Riboli – Direttore del Dipartimento di Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Morfologiche e Metodologie Integrate (DiCMI) dell’Università degli Studi di Genova, Presidente dell’Associazione.
- Prof. Sergio Adamoli, Medico Volontario.
- Dott Marco Beatini, Dipartimento di Scienze Chirurgiche Specialistiche, Anestesiologia e Trapianti d’Organo (DISCAT) dell’Università degli Studi di Genova.
- Dott.ssa Franca Brignola, giornalista, in rappresentanza dell’Ordine dei Giornalisti.
- Dott. Domenico Dato, Responsabile U.O.S. Gastroenterologia ed ed Endoscopia Digestiva – Dipartimento di Chirurgia, Ospedale A. Gallino di Genova Ponte X, in rappresentanza dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Genova.
- Prof. Luigi De Salvo del Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Morfologiche e Metodologie Integrate (DiCMI) dell’Università degli Studi di Genova.
- Prof. Alberto Hesse del Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica (DINOG) dell’Università degli Studi di Genova.
- Prof. Antonio Terrizzi del Dipartimento di Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Morfologiche e Metodologie Integrate (DiCMI) dell’Università degli Studi di Genova.
- Giorgio Armato, Medico Volontario.
CONSIGLIO DIRETTIVO
- Edoardo Berti Riboli (Chirurgo generale e vascolare – Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Diagnostiche Integrate, Disc-Unige), Presidente
- Sergio Adamoli (Chirurgia toracica e generale), Segretario.
- Carlo Bracco, (funzionario amministrativo), Tesoriere.
- Diego Dighero (Ginecologia e ostetricia).
· Prof.ssa Silvana Dellepiane (Dipartimento di Ingegneria navale, elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni DITEN)
- Luigi De Salvo (Chirurgia generale, dell’apparato digerente e endoscopia digestiva – Dipartimento di Scienze Diagnostiche e Chirurgiche integrate, Disc-Unige).
- ssa Maria Grazia Ferrari (infermiera ferrista)
- Marco Frascio (Chirurgia generale – Dipartimento di Scienze Diagnostiche e Chirurgiche integratate, Disc-Unige e Responsabile per l’Internazionalizzazione della Scuola di scienze Mediche e Farmaceutiche).
- ssa Laura Muzio (anestesista)
- Roberto Rosettani (ortopedico)
- Mauro Zanna (Medicina d’urgenza)
I Paesi nei quali attualmente i membri dell’Associazione operano o hanno concluso progetti di volontariato sono: Madagascar, Kenya, Ghana, Guinea Bissau, Isole di Capo Verde, Togo, Camerun, Burkina Faso, Burundi, Benin, Mozambico, Eritrea e Somalia, Angola, Gabon, Repubblica Democratica del Congo, Ciad, Malawi, Etiopia, Uganda.
Missioni di cooperazione e sviluppo
Madagascar: dall’ 13 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020 presso l’Ospedale di Vohipeno si è recato in missione un ginecologo che ha eseguito numerosi parti cesarei per il Progetto Mamma Sicura e Bimbo Felice 2019
Le ulteriori missioni programmate per la primavera e i mesi a seguire sono state sospese a causa dell’emergenza mondiale per il Covid 19
Dal 2011 a tutt’oggi
Progetto Mamma Sicura: obiettivo primario del progetto è la riduzione della mortalità materno –infantile. Il progetto ha avuto la sua applicazione a Datcha-Togo, ed attualmente è impegnato a Vohipeno- Madagascar, dove da tre anni Medici in Africa ha avuto il supporto dell’8×1000 della Chiesa valdese.
Attività organizzativa
A partire dal mese di settembre è stata svolta un’attività di reclutamento e conoscenza di Associazioni operanti in Africa e CSV presenti su tutto il territorio nazionale. Tale attività è stata svolta in preparazione del Prossimo Convegno SPeRA previsto per la primavera 2021.
Attività didattica
Febbraio 2020
Corso internazionale a Makallè (Etiopia) rivolto a medici ed infermieri italiani desiderosi di vivere un’esperienza di formazione con docenti di un’importante clinica universitaria locale ed inoltre conoscere la realtà dei centri di salute africana. Il corso è stato strutturato con lezioni a cura di docenti di Medici in Africa e lezioni a cura di docenti etiopi su patologie tipicamente africane. Hanno partecipato 10 medici italiani.
Novembre 2020
Incontro formativo online con relazioni su ‘Problemi di lavoro ed etica in Africa’, ‘problemi ostetrico ginecologici in Africa’ e ‘problemi pediatrici in Africa’. Il corso ha lo scopo di fornire le basi per svolgere il lavoro di volontariato medico in Africa, in attesa di poter erogare il corso base in presenza. Al corso hanno partecipato 17 persone tra medici e infermieri.
Attività promozionale e raccolta fondi
Giugno 2020
Organizzazione di una serata in supporto a Medici in Africa, presso i Bagni la Terrazza.
Agosto 2020
Serata musicale e cena di beneficenza di Medici in Africa a Sestri Levante presso i il molo dello Yacht Club di Sestri levante.
Progetti realizzati con finanziamenti
Realizzazione del Progetto Mamma Sicura e Bimbo Felice 2019 in Madagascar, portato avanti grazie al contributo del 8×1000 della Chiesa Valdese.
Progetto finanziato dalla CEI per la realizzazione di un centro di Endoscopia digestiva presso l’Ospedale Sau Francisco di Fogo.
Contatti con ONG e strutture sanitarie
Da marzo 2009 a dicembre 2020
Contatti con due Ospedali della Repubblica Centrafricana.
Contatti con ONG SoleTerre per progetto sanitario nella Repubblica Democratica del Congo.
Contatti con Anemon Onlus per collaborazioni con l’Ospedale Henintsoa/Voipeno in Madagascar.
Contatti con “Associazione per lo sviluppo di base della Guinea Bissau”, la onlus di Verona, Les amies du coeur ed il Ministero da saùde da Guinea Bissau per programmi di formazione in Guinea Bissau.
Collaborazione con l’Univeristà di Makelè e l’ospedale Ayder Etiopia.
Collaborazione con l’Ospedale di Lacor in Uganda.
Collaborazioni con il Comboni Centre a Sogakofe in Ghana.
Collaborazione con l’Ospedale di Henintsoa, Vohipeno Madagascar.
Collaborazione con l’ospedale di Fogo a Capoverde.
Collaborazione con l’ospedale di Lomè in Togo.
Collaborazione con l’ospedale di Baoro’ in Centrafrica.
Collaborazione con l’ospedale di Ebolowa in Cameroun.
Collaborazione con l’ospedale di Mibalmayo in Cameroun.
Collaborazione con l’ospedale di Holy Spirit in Sierra Leone.
Collaborazione con l’ospedale Likuni in Malawi.
Collaborazione con ospedale la Croix a Zinviè in Benin.
Collaborazione con l’Ospedale di Mbur in Senegal.
Collaborazioni con i distretti sanitari di Mbao e Mbur.
Contatti con ONG AAA- Arkangelo Ali Association, che opera in Kenia- Sud Sudan.
Contatti con M.A.I.S (ONG – Movimento per l’autosviluppo, l’interscambio e la solidarietà) che opera in America Latina, Asia e Africa.
Contatti con Patologi Oltrefrontiera per un progetto integrato di sanità in Sudan.
Contatti con l’Ospedale Rurale Nyantende di Bukavu in Congo al confine con la Ruanda.
Collaborazione con l’Ospedale “Tumaini” in Tanzania (Tanga).
Collaborazione con la Fondazione ACRA e i Padri Gesuiti.
Accordo con l’Università di Genova dip. Di Neuroscienze per erogare corsi di formazione al personale sanitario in Paesi in Via di Sviluppo.
Accordo con la Clinica Universitaria Ayder di Makalè/Etiopia al fine di fornire formazione qualificata e specializzata al personale locale. La Clinica Universitaria Ayder si impegna inoltre a erogare lezioni di medicina tropicale ad eventuali corsisti inviati da Medici in Africa.